Vallesina in Moto 2019

Lo spirito del motociclista non si è minimamente assopito nemmeno Domenica 19 di un Maggio mai così piovoso, così che oltre 40 moto in gran parte ante guerra e certificate ASI sono state guidate dai propri fortunati proprietari per partecipare alla XXI edizione” VALLESINA IN MOTO” ormai un motoraduno imperdibile organizzato dal CJMAE Club Jesino Moto ed Auto d’Epoca tenuto a Jesi con concentrazione in Piazza della Repubblica.
Dopo l’iscrizione tutti a Palazzo Bisaccioni, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, per la conferenza pubblica: “ 50 ANNI FA AVVENNE. Le moto per piacere ai giovani”, relatore di eccezione il neo presidente della Commissione Cultura ASI Dott. Luca Manneschi, che un attento pubblico ha ascoltato in religioso silenzio sullo sviluppo ed il cambiamento del motociclismo negli anni 60 -70. E’ stato illustrato, anche con evocati slide, come i ciclomotori da mezzo povero e da lavoro divennero un traguardo per i più giovani in cerca di libertà ed avventura.
Infine il raggiungimento di un sogno quello delle maxi moto e del declino della moto inglese a favore di quelle giapponesi con l’inserimento delle italiane Ducati, Laverda e Guzzi a stimolare i giovani ormai coinvolti nei moti contestativi mondiali.
Dopo una visita all'antico Caveau e alla quadreria della Fondazione, la partenza per Marina di Montemarciano nel suggestivo ristorante “ DA NIALTRI” dove sono stati ringraziati il relatore, il Commissario ASI Francesco Salvini e tutti gli intrepidi partecipanti.







Dalla Città di Fabriano 2019

Si è regolarmente tenuta il 5 maggio 2019 nonostante le catastrofiche previsioni del tempo, decisamente invernale, infatti in Piazza del Comune a Fabriano, si sono presentati numerosi equipaggi a bordo di auto d’epoca, anche di pregio, provenienti da tutte le Marche e dalla vicina Umbria.
Come avviene ormai da 17 anni la manifestazione si propone di far conoscere il territorio, la cultura e l’enogastronomia del Fabrianese e quest’anno è stata scelta l’Abbazia di Santa Crocea Sassoferrato.
Quest'abbazia particolarmente misteriosa fu fatta costruire dai Conti Atti, Signori di Sassoferrato, nel XII secolo, per ospitare i monaci camaldolesi provenienti dalla vicina San Vittore delle Chiuse, utilizzando le pietre dell'antica città di Sentinum, città edificata nel 600 a.C., prima di proprietà dei galli e successivamente conquistata dai romani.
La gentilissima guida ha spiegato agli attenti partecipanti che la abbazia ha una particolarità, essa è stata inspiegabilmente inglobata da un'altra costruzione che ha fatto sì che dall'esterno non appaia assolutamente nulla della sua vera architettura.
Interessante è la serie di elementi simbolici che la legano inesorabilmente la struttura ai cavalieri templari, inoltre nella chiesa, che sorge su un tempio pagano sacro al Dio Mitra, vi è ancora la raffigurazione di questo dio nella originale parete esterna.
Notevoli anche gli affreschi di scuola fabrianese del XIV Secolo e delle pregevolissime opere pittoriche a cominciare dalla raffinatissima pala raffigurante San Benedetto, realizzata nel 1524 da Pietro Paolo Agabiti.
Sotto una scrosciante pioggia si è raggiunto il ristorante la BAITA di Arcevia, dove è stato ricordato l’amico e socio fondatore del CJMAE, Silvano Giardinieri, che ci ha lasciato il 3 maggio con grande rimpianto per tutti coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato come meccanico, come pilota e campione di kart e di auto e come collezionista ed grande esperto di mezzi d’epoca, ma soprattutto come uomo, preciso, rigoroso verso se stesso e sempre disponibile con gli appassionati che attingevano a piene mani dalla sua esperienza e conoscenza.